……il periodo in cui il bambino diventa uomo, cioè un membro della società” Maria Montessori.
“mamma non ho voglia di ritornare a scuola, non per lo studio ma perché in classe non c’è un bell’ambiente”
“E dai porta pazienza, hai già fatto 3 anni, te ne mancano solo due”
“eh ma ogni giorno in mezzo alle bugie e agli opportunismi è pesante e poi essere sé stessi non paga, anzi”
……BENVENUTA AMORE MIO NELLA SOCIETA’……e lo dico con l’amarezza e il dispiacere di una mamma che non vede serena la figlia.
PS lo scorso anno i professori hanno detto “in tanti anni una classe con tanti gruppetti e con un ambiente classe così ostico non l’abbiamo mai vista”
Decisamente non facile come ambiente dove passare gran parte del tempo tutti i giorni…l’unica è imparare a fregarsene, ma capisco che non sempre sia facile.
Infatti , lei fa fatica a fregarsene e ci soffre
Quando non c’è coesione e quel sottile gioco di omertà che ci rende tutti complici, resta difficile vivere mezza giornata insieme. Però come ogni aspetto negativo presenta un aspetto positivo. Primo si impara a riconoscere la persona sincera da quella che finge di esserlo. Secondo si matura più velocemente perché si impara conoscere come sarà il mondo degli adulti.
Un insegnante (o più insegnanti non cambia molto) definire ostico l’ambiente in classe non depone a loro favore. E’ facile gestire un ambiente malleabile e plasmabile ma la vera stoffa dell’insegnante nasce nel rompere le barriere che i ragazzi alzano. E’ un po’ come nel mondo del lavoro il vero leader è colui che riesce a far squadra con le persone che dirige.
Un grande abbraccio
Purtroppo talvolta gli insegnanti ( non tutti) fanno attenzione alle dinamiche ….per non dover intervenire . Per il resto …. Impara purtroppo quella cosa che si chiama vita , un abbraccio speciale
l’aiuterai sicuramente tu a superare questa difficoltà e ci riuscirai alla grande ciao
Speriamo , grazie !
Brutta situazione per chiunque figuriamoci per una “piccola” (anche se non so quanti anni ha). Mi dispiace
Quasi 17
Certo che poi si paga un prezzo, (ad essere se stessi)
perché è più facile mettersi d’ accordo con gli altri che sanno
che le cose che stanno facendo sono scorrette e fare finta che tutto vada bene,
piuttosto che rendersi conto che le cose giuste sono altre e lottare
per renderle evidenti.
Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull’altra sponda”- La rana rispose: – “Fossi matta! Così appena siamo in acqua mi pungi e mi uccidi!!!” -“Per quale motivo dovrei farlo” – incalzò lo scorpione – “Se ti pungo tu muori e io annego!”- La rana stette un attimo a pensare, e convintasi della sensatezza dell’obiezione dello scorpione, lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua. A metà del tragitto la rana sentì un dolore intenso provenire dalla schiena, e capì di essere stata punta dallo scorpione. Mentre entrambi stavano per morire la rana chiese all’insano ospite il perché del folle gesto. -“Perché sono uno scorpione…” – rispose lui “è la mia natura!”.
Accidenti ma la natura umana non dovrebbe essere diversa ?
Serve anche questo….è dura, ma serve, sarà più corazzata per il dopo…. 🙂
Serve x la VITA
La mia collega con lo stesso problema della figlia che andava sempre più scontenta e scoraggiata l’anno scorso ha preso il coraggio a due mani e l’ha trasferita in altra scuola.
Ora la bambina è contenta. E pure i genitori.
un caro augurio
.marta
Ci avevamo pensato pure noi ma vorrebbe dire viaggiare … Mah
Molto sveglia tua figlia, ha proprio ragione, ha colto nel segno e non so darle torto, però non deve mollare, ma tenere duro e dimostrare che quello che lei pensa è giusto.
Sarà dura, ma le servirà per il futuro. E poi ha una mamma tosta accanto, che la sosterrà sicuramente e l’aiuterà molto!!
Un abbraccio a entrambe.
Ciao, Pat
Sei gentile :-). Buona notte
Buona notte Elena 🙂
Elena anche a mia figlia era successa una cosa del genere, ha fatto ancora un anno poi l’ho trasferita, in un altra citta’, anche se doveva viaggiare era felicissima e si e’ trovata molto bene, ancora oggi mi ringrazia, vedi quest’anno cosa succede, non avere fretta, magari cambia qualcosa, bacioni cara! ❤
Lo spero ! Un abbraccio
❤
l’adolescenza è un periodo della vita molto complesso….
quando in classe c’è un gruppo di facinorosi è meglio starne alla larga.
Una volta era la stessa scuola a fare “pulizia” di questi elementi….oggi promuovono tutti.
Qui più che facinorosi sono “vuoti”
più che adolescenza ,la chiamerei vita!!!..sempre esperienza però ,lo sò a volte è dura ,ma ti fortifica ..poi impari a conoscere e distinguere le situazioni /persone buone da quelle meno buone …vale il proverbio : quel che non strangola ingrassa !!
però lo sò che come mamma vorresti evitarle tutto questo..unica cosa che puoi fare è sostenerla e supportarla in questo periodo faticoso …
un abbraccio ❤ e
BUONA DOMENICA 🙂
Grazie Tissi! Alla fine da mamma vorrei proteggerla sempre, ma la vita hai ragione tu…aspetta sempre tutti noi! Un abbraccio
Tremendo quando in una classe, o in qualsiasi altro ambiente di aggregazione, si formano i clan. Ho vissuto da insegnante questa esperienza e ti parlo di bambini di terza elementare. Ho avvertito i genitori del pericolo, hanno fatto spallucce definendomi esagerata. Ho parlato con gli alunni a sfiatarmi, realizzato apposite attività e strategie, di tutto credimi. La cosa ora sta continuando alle medie e i leader di tutto sono sempre le due ragazzine. Solo ora i genitori prendono atto della cosa, ma è un po’ tardi per certi danni che hanno fatto. Comunque ho saputo che da qualche mese è iniziato il procedimento inverso: l’allontanamento delle due dalle varie comitive. Che brutta cosa, però!
Voi mamme potreste fare qualcosa e dare una mano d’aiuto ai proff.
Ne abbiamo parlato in classe, ma i prof hanno risposto” le dinamiche sono ormai instaurate e poi sono grandi si arrangeranno e troveranno un equilibrio”. Purtroppo alla fine mi sono rassegnata, ma l’idea che sia così “pesante” per lei stare a scuola mi preoccupa e la bipede in questi giorni è davvero triste 😦
che già sono grandicelli per recuperare è vero, un cambio di classe potrebbe andare ma farlo per un anno solo non avrebbe senso. O adesso, magari nello stesso istituto oppure cerca di sdrammatizzare quanto più possibile la cosa
E’ quello che le ho suggerito “Guarda al di fuori della classe e cerca di far scivolare via quello che crea disagio in classe”, so però che non è facile. Ho 47 anni e fatico a dire lo stesso a me stessa in un ambiente lavorativo “pesante”. Buona settimana!
Certo che è difficile, ad ogni età. Nell’adolescenza la classe dei compagni è un punto di riferimento sociale. Deve trovare altri gruppi al di fuori, magari ne avrà già e tu cerca di sdrammatizzare con lei e di far buon viso a cattivo gioco.Alla fine saranno anni che scorderà presto. Mi spiace comunque che i prof abbiano gettato la spugna.
Molti professori li avevo io ….e ora hanno detto che sono stanchi e fanno già fatica a preparare le lezioni. Infatti si vede…non trasmettono nessun entusiasmo , una vera tristezza
Certo che il mondo va avanti ma il vizio dei gruppetti è rimasto!
Capisco la ragazza se si sente a disagio con compagni così…..
Un caro abbraccio
liù
Infatti è’ dura per lei 😦
Credo che di scuole ce ne siano tante e che, se si va oltre un certo limite, sia opportuno scrollarsi anche la polvere dai sandali e navigare verso altri lidi! Io non sono per la resistenza costi quel che costi perché un brutto clima per i 5 anni del liceo lo si ricorda tutta ka vita.
hai ragione! Però deve essere soprattutto lei a decidere!
:::L’unica cosa che mi permetto di dirti, è di incoraggiare sempre tua figlia, e farle capire che anche se c’è poca coesione con le altre, riuscirà a farsi valere con saggezza .
Buon anno scolastico!
Dora
Grazie!!!!