Premetto che ho insegnato pure io……e che non è una critica generalizzata alla categoria….MA:::::::::
Dove sono finiti gli insegnanti (nel vero senso della parola) di una volta? Mi riferiscono agli insegnanti che insegnano con il cuore, che stimolano i ragazzi, che amano il loro lavoro e che hanno voglia di dare???? L’esperienza che la bipede figlia sta vivendo al liceo mi fa pensare che sia una razza in totale estinzione, purtroppo!
Io vedo ancora un professore delle medie…mi ha insegnato a leggere i giornali, a confrontarmi con gli altri, a guardarmi dentro, a vivere….è ancora un INSEGNANTE per me a distanza di più di 30 anni!
Ci sono questi insegnanti, ci sono… una è addirittura “nostra” (blogger wordpress intendo). Leggi qui per esempio, e qui.
Conosco (virtualmente) la blogger della quale parli….lei e’ davvero speciale!
Mi sono accorta solo ora della tua replica a Diemme e ti ringrazio molto per la stima.
Buona domenica.
Grazie a te!!! Evviva gli insegnanti come te!!! Buona domenica!
Se penso a quanti ne ho avuti e a quanti ne ricordo con stima e ammirazione, dovrei concludere che forse erano già in via d’estinzione molto tempo fa.
Quando pensiamo che “non è più come una volta”, spesso ci lasciamo prendere la mano, non trovi?
La tua riflessione e’ vera. Tuttavia ora x molti l’ insegnamento e’ diventato un ripiego! In passato non credo!
Le cose negative fanno sempre più notizia e più rumore di quelle positive. E’ vero che la categoria degli insegnanti è eterogenea, ma gli insegnanti che amano il loro mestiere e lo fanno con passione e professionalità non sono estinti.
Qualche volta varrebbe la pena chiedersi cosa può far perdere la voglia agli insegnanti, perchè la scuola è un dialogo a più voci…
E la stessa domanda potrebbe essere rivolta ai genitori: dove sono i genitori di una volta? Quelli che non erano informati e seguiti da un esercito di psicologi, sociologi, assistenti, educatori, eppure crescevano figli educati e forti.
Hai ragione! Ho conosciuto genitori di studenti allucinanti: la difesa (inutile) dei figli era la loro bandiera! Non sono estinti …..ma non sono moltissimi,
Non ho figli, ma credo anch’io che i bravi insegnanti siano una razza in via d’estinzione.
Lo sai, io dal mio blog ho avuto molte soddisfazioni, ma la più grande è questa: tra i miei lettori ci sono alcuni bambini, sono i figli di due blogger genovesi, il loro blog si chiama Farmacia Serra, lo trovi nel mio blogroll se vuoi dare uno sguardo.
Sai, questi giovani lettori – uno ha sette anni! – leggono le mie storie come favole della buona notte, potrei essere più contenta?
E i loro genitori hanno scritto un post nel quale spiegano cosa vorrebbero i loro bambini dagli insegnanti.
Insegnare non è un lavoro, è una dote, non tutti ne hanno le capacità….invece chi ricopre certi ruoli dovrebbe saper comunicare e suscitare interesse, questo è il compito di un bravo insegnante.
Un abbraccio Elena!
Appunto xche e’ una missione andrebbe sentita ! In realtà per alcuni e’ un ripiego…..e diventano frustrati ! Buon we!!!!
C’e’ qualcosa che non torna…
Gli insegnanti di oggi dovrebbero aver avuto come insegnanti gli insegnanti di ieri…
Ma i tempi e gli alunni sono cambiati…occorre evolversi!
Concordo al 100%. Però ci sono insegnanti che sono rimasti fermi a cinquant’anni fa. Se la didattica (e anche la mentalità) non si rinnova, non si catturerà mai l’attenzione degli studenti che hanno mille stimoli, per la maggior parte più allettanti di una lezione di latino o matematica.
Questo e’ saper e voler insegnare!,Vorrei che mia figlia ti avesse come insegnante! Grazie del tuo commento!
molte cose non sono più quelle di ieri e fra quelle negative ci metto anch’io pure questa degli insegnanti
Purtroppo !
Insegnare non è un mestiere… è una filosofia di vita che significa tramandare saggezza e conoscenza da una generazione all’altra… in un mondo a cui la saggezza e la conoscenza interessano ben poco è abbastanza naturale che diminuiscano drasticamente i veri insegnanti… rimangono gli altri… ma quelli sono solo… impiegati…. 🙂
Riflessione acuta, come sempre!
Sono figlia di una maestra che ha insegnato per quarantacinque anni con tutta la passione e la pazienza del mondo. Ha insegnato con il sorriso, con l’educazione, con la voglia di trasmettere qualcosa, con la capacita’ di mostrare un cammino. Io, queste parole le ho già sentite e le ho già fatte mie. Spero solo che Fiammetta, nel suo lungo percorso scolastico, possa trovate anche solo UN insegnante così, poi lo ricorderà per sempre. Grazie per questo Elena!!!
Ecco questi sono coloro che Insegnano! Un abbraccio
In realtà anche io ricordo come davvero speciale solo una delle insegnanti incontrate nella mia carriera scolastica. Credo siano pochi quelli che si distinguono per carisma entusiasmo e capacità, da sempre. Quello che va scomparendo è la preparazione specifica, trovo che alcuni insegnanti non siano all’altezza del compito.
Concordo! Ma e’ una vera tristezza! Baci
se la patria non dà importanza alla cultura che vuoi che interessi agli insegnanti?! basta che prendano lo stipendio a fine mese….e cmq se leggiamo certi articoli vediamo che non ci sono neppure più gli studenti di una volta…..e neppure le famiglie dietro, che per una nota invece di riprendere il figlio denunciano l’insegnante …..
Non sono insegnante, ma lavoro nel campo dell’istruzione e non sai quel che vedo 🙂
Posso immaginare! Purtroppo , come dici tu, non c e’ più la cultura della cultura!
Di insegnanti capaci ne ho conosciuti tramite il web in questi ultimi anni. Come posso dire questo? Da una serie di piccoli dettagli. Quello che generalmente si osserva però afferma il contrario ovvero quelle sono eccezioni che secondo un detto confermano le regole.
Però si deva ammettere che una fetta di responsabilità l’hanno anche i bipedi genitori che sono diventati iperprottetivi verso i bipedi figli, scaricando sulla scuola e relativi bipedi insegnanti tutti i nostri problemi e quelli dei figli.
Buon sabato pomeriggio
Un abbraccio
I bipedi genitori difendono troppo i figli ….e i bipedi figli ne approfittano! Un bacio e buona domenica
E’ così! Un bacio
Forse dirò una bestemmia : ma anche i ragazzi di oggi non sono più come eravamo noi. Avevamo rispetto dei professori,anche di quelli antipatici, a casa ci redarguivano se si portava un brutto voto.
Ora: arriva la famiglia al completo in classe e picchia il preside.
Come si fa ad avere ancora quel…tocco?
Come si fa a dare il meglio come insegnante se nella classe ognuno fa i c…suoi?
Ci vuole carisma…ma pochi, troppo pochi riescono ad averlo. Un carissimo saluto, ciao
I ragazzi di oggi non sono abituati all ‘ impegno e al sacrificio e i prof talvolta si adeguano!
Onestamente credo che in tutte le professioni non c’è né la passione né la competenza di una volta. Ci sono ancora bravi insegnanti, comunque, come ci sono ancora bravi medici. Il mio no, ad esempio. Se penso che mi ha compilato l’impegnativa a nome di un’altra paziente (e mi conosce da vent’anni!) e che non mi ha prescritto un esame indispensabile per la formula del colesterolo …
Forse siamo tutti più stanchi e stressati, più preoccupati per il nostro futuro e. almeno noi docenti, costretti a fare i conti con degli studenti che, quelli sì, non sono più preparati come una volta (io parlo da insegnante di liceo, ovviamente).
Mi permetto di osservare che il facile giudizio (gli insegnanti non sono più all’altezza e cose di questo genere) si basa spesso su dei dati non oggettivi. Prova ne sia il fatto che dello stesso insegnante genitori e allievi hanno opinioni diverse. Io stessa posso giudicare i colleghi dal punto di vista umano ma non professionale. Di nessuno, pur avendo sospetti fondati, oserei dire che non è all’altezza.
Non volevo dare un giudizio di merito e la mia era una generalizzazione. Il nodo (per tutti i lavori) resta la professionalita’ e la coscienza! Grazie per le tue parole professionali di commento! Buona domenica!!!
P.S. Ringrazio l’amica Diemme per avermi citata.
Un caro saluto a Elena e a tutti i lettori.
Ho 42 anni e sono tornata sui banchi di scuola, l’ho fatto per poter dimostrare a me stessa che se avessi potuto farlo a 13 anni ce l’avrei fatta, ma con rammarico posso dire che non tutti i docenti con i quali ho a che fare sono meritevoli del posto che occupano. qualcuno non è all’altezza qualcun altro credo abbia necessità di uno stipendio a fine mese. Quelli che amano il loro lavoro sono quelli più amati da noi studenti. Sono quelli che ti fanno lavorare ma comprendono le tue difficoltà, sono quelli che quando parlano trasformano la loro materia in qualcosa che arriva poi a scorrere nelle tue vene come il sangue.. Credo che non sia giusto per amore della categoria di cui si fa parte difendere chi in quella categoria non avrebbe diritto di restare.
Hai capito perfettamente quello che volevo dire!!! Cosa fai di bello? Cosa studi?
Liceo delle scienze sociali. Una maturità mai presa, chi lo sa che non sia tardi!
Ma certo che no!!!! Vedrai poi ne sarai doppiamente orgogliosa!!!! Complimenti!
Penso che “oro Fiorentino ” abbia dato una buona risposta ,per un paio di studenti bene educati ce ne sono centinaia che non sanno neppure dove stia il vivere civile e questa non è colpa loro ma di certi genitori che oltre a non saper da che parte iniziare ad educare un figlio ,li difendono a spada tratta qualsiasi cazzata facciano o dicano!
Mi ricordo che fino a 30 anni fa uno studente non si sarebbe mai permesso di rivolgersi all’insegnante in un certo modo,mentre oggi ce ne sono alcuni che sembra parlino con la loro sorella!
Non sono insegnante ,ma capisco molto bene perchè tanti sono demotivati!
Un abbraccio cara 🙂
liù
Manca il rispetto in molti giovani ….e anche in alcuni genitori!!!
Ho frequentato il liceo circa 25 anni fa e tra tutti i professori ve ne era solo uno che sapeva fare l’insegnante nel vero senso della parola e che ovviamente mi ha lasciato un bel ricordo. Penso che il problema dipenda più dalle persone che dai tempi; molti decidono di insegnare non per passione o per attitudine ma perchè ritengono tale professione non troppo faticosa e particolarmente appetibile perchè lascia loro molto tempo libero ( soprattutto nel periodo delle ferie estive ).
Detto questo sono convinto che esistano ancora insegnanti che hanno a cuore l’struzione ( sotto tutti i punti di vista ) dei loro alunni ma sono sempre una minoranza.
Un saluto
Per fortuna non si deve fare di un’erba un fascio! Un saluto e buona domenica
Grazie di vero cuore, per il passaggio dal mio blog e per il gentile pensiero.
Penso anche io che oggi ci sia bisogno di insegnati (non che manchino, ma secondo me, non sono affatto sufficienti), che nella loro missione, ci mettano davvero il cuore, insegnare non è solo un far apprendere nozioni.
Diciamo però, che dallo stato, non vengono considerati tantissimo, anzi, rispetto ad altri paesi europei, credo siano i meno retribuiti.
Anche alcuni genitori, fanno passare un po la voglia, appena sanno che il loro figlio è stato rimproverato, …apriti cielo… si presentano con tanto di urla…
Il mio pensiero è che da tutte le parti: docenti, istituzioni, studenti e relative famiglie, si faccia ognuno un esame di coscienza…. la missione dell’insegnante è importantissima, va rivalutata, ne va di mezzo il futuro…
Ti auguro una buona serata, con amicizia, Vito
Il ruolo dell’insegnante è molto importante nella crescita dei ragazzi, ecco perchè dovrebbe essere un ruolo “sentito”. Tuttavia concordo sul fatto che i genitori di oggi (e relativi figli) rendano sempre più difficile insegnare! Grazie a te per il commento ! A prestoooo
La figliola, ultimo anno liceo classico, tra tanti e tanti professori diciamo particolari, ne ha una che è un gioiello. E’ amatissima da generazioni di studenti, ha la mia età, gira in jeans e tennis e si siede per terra con i suoi alunni e li porta a fare ragionamenti bellissimi eppure è severissima nello studio e nelle interrogazioni. E’ nata per fare questo lavoro e ne è consapevole visto che ha sempre il sorriso sulle labbra
Sarà un ricordo fantastico per tua figlia!!!! Un abbraccio
Per fortuna ci sono ancora insegnanti che svolgono il loro lavoro con passione ed amore e sanno anche trasmettere tanto ai loro allievi. Ora però si parla purtroppo di ciò che di negativo invece alberga in questa professioni, cioè fanno notizia solo insegnanti che non sono proprio un esempio di virtù…
C’è anche da aggiungere una cosa però, se sono cambiati tanto i professori, sono anche cambiati tanto i ragazzi. Ultimamente sento tanti insegnanti parlare di classi che non riescono a gestire in nessuna maniera da tanto sono tremendi gli alunni e questo purtroppo va a discapito di quegli alunni che vanno a scuola per imparare veramente e che si comportano con educazione e rispetto.
In alcune scuole è diventato difficile insegnare perchè gli studenti proprio non hanno voglia di fare nulla! Ed è un peccato perchè gli anni sui banchi dovrebbero essere formativi. Insegnare richiede una forte predisposizione e una pazienza infinita!
sono satata e sono tuttora insegnate, anche se di materie diverse, quindi mi sento chiamata in causa.
vorrei invitarti a leggere un brano che ho postato nell’altro blog e che mi ha commosso.
buona domenica a tutte
http://margueritexalias.wordpress.com/2012/09/26/il-piu-bel-lavoro-del-mondo/
Ho letto il passo! Bellissimo ed emozionante! Dopo aver visto il tuo blog…direi che sentire la tua voce sarebbe ideale!!!!
magari potessimo conoscerci di persona!
Ma Bologna non è lontana!!!!
Sai Elena, il mio post dell’altro giorno non era casuale. Avevo fra le mani il bando del concorsone per insegnanti. Vogliono svecchiare, e allora che fanno? Escludono chi si é laureato con la 3+2. Cioé i trentenni. Vogliono svecchiare ma non troppo. I cervelli freschi non interessano, anzi fanno paura. Non é forse meglio qualcuno con meno entusiasmo che ha come priorità assoluta uno stipendio mensile sicuro? Per una cosa Grillo ha ragione, sono dei delinquenti.
Ho letto del concorso! Pensa io ho 45 anni mi sono laureata nel 1991 (vecchio ordinamento Economia) e potrei partecipare!!! Ma davvero non è possibile per il 3+2? Sembra un paradosso!
A parte il fatto che ci andrei piano con le parole (delinquenti sono altri …), ma per le nuove generazioni c’è ancora il TFA da fare e nel prossimo maggio verrà bandito un altro concorso. Insomma, ci sono ancora quasi 200mila precari da sistemare … vogliamo togliere il pane dalla bocca a chi insegna da più di dieci anni, qualcuno anche da venti?
La replica non è per te, Elena, è per nutriarch.
Sai che stanno dicendo in proposito da me proprio ora? …ma lo provo, tanto..pensa, proprio io che non avrei mai voluto insegnare. Siamo a questi livelli.
Immagino! Alla fine se va bene…è andata! Ma sarebbe proprio uno smacco per chi ha scelto di insegnare!
per chi ha scelto di insegnare e per almeno tutta una generazione!
Sì, hai ragione! Un abbraccio
Come in tutte le professioni è questione di competenza e di amore per ciò che si fa. L’evoluzione scolastica è rimasta ferma agli anni 70 e con essa alcuni insegnanti che non sanno usare il pc e che dovendo avere obbligatoriamente un indirizzo email hanno difficoltà. Ma vogliamo parlare della prepotenza e maleducazione di alcuni studenti? La famiglia, la società tutta dovrebbe tornare a riappropriarsi di certe regole di buona educazione e migliore competenza.
Studenti e genitori non son più quelli di una volta, hai ragione, sono prepotenti e maleducati e questo rende l’insegnamento più faticoso e quindi ancor più una missione! La competenza…manca in molti campi comunque! Buona domenica!
Facevo la stessa riflessione proprio in questi giorni, anche se oramai sono fuori da parecchio (viste le età dei miei figli) dal mondo della scuola.
Il mestiere di insegnante è una missione, è passione, è voglia e impegno grande nel trasmettere conoscenze oltre che nel cercare di stimolare, far provare piacere nella conoscenza ed essere guida.
E’ certo che questi insegnanti, perle rare, non si dimenticheranno mai.
Buona domenica, ciao
Grazie per il tuo commento come sempre garbato! Ricordare cosa gli insegnanti hanno trasmesso però è un vero successo per chi riesce a farlo con i suoi studenti! Buona domenica!
Ormai l’insegnamento non è più una vocazione, ma un lavoro per portare a casa lo stipendio… e basta!
Probabilmente anche i problemi di concorsi, precariato, ecc… contribuiscono a “distrarre” l’insegnante dalle sue mansioni educative.
Buona domenica!
Giò
Non dovrebbe essere così! Come hai detto, una missione anche se talvolta…impossibile! Buona domenica e a presto!
insegnanti di una volta e genitori di una volta: mancano entrambi, purtroppo
Si hai ragione, purtroppo!
… e non sai quanto sono amareggiato nell’aver ragione.
in effetti mancano entrambi, ma perchè entrambi sono poi alla fine le stesse persone; gli insegnanti sono anche loro genitori, e viceversa, quindi automaticamente non essendoci più l’uno, manca anche l’altro.
Gli insegnanti sono genitori ma qualche volta si dimenticano di esserlo! Ma il cane dell’avatar è il tuo?
sì, perchè?
Mi piacciono i cani, ma io ne ho uno piccolo perchè vivo in appartamento!
in effetti, un pastore tedesco in appartamento non è il massimo.
Non voglio farmi pubblicità ma solo portare una testimonianza per chi non ha fiducia nella scuola perché popolata da insegnanti incompetenti e poco appassionati. A volte, anche quando si sta per perdere la speranza, le situazioni possono migliorare incontrando quegli insegnanti, forse pochi ma sufficientemente attrezzati allo scopo, che aiutano chi è in difficoltà a ritrovare la fiducia e a riprendere la marcia con molto più convinzione e determinazione.
Lettera ad una studentessa davvero matura.
Ho letto e mi sono commossa!!! E abbonata al tuo blog! Un abbraccio
Anche per me quella storia è commovente: quanto è importante nella vita trovare le persone giuste, quelle che sanno tirare fuori da noi la parte migliore, che c’,è, c’è, c’è.
Un abbraccio!
ciao sono elisabetta, volevo farti i complimenti per il blog 🙂
Grazie a te e…restiamo in contatto…vai blog!
Dio come ti do ragione… quando sento le interviste all’uscita dalla scuola (generalmente dopo gli esami di maturità) mi viene voglia di andare lì e prendere certa gente a badilate… io ho avuto degli insegnanti favolosi. La mia prof di italiano delle medie mi ha insegnato a STUDIARE nel vero senso della parola, quella di inglese mi ha dato delle basi che ancora oggi mi servono… i miei insegnanti erano di quelli che lo facevano perché amavano i loro studenti, e mi fanno venire la voglia di insegnare. Peccato solo che lo Stato te la tolga, sta voglia…
I bravi insegnanti fanno anche venire voglia di studiare!!! Bei ricordi i tuoi!!!
Hai proprio ragione, Elena. Nella mia vita da studente troppo spesso ho incontrato docenti frustrati che, molto probabilmente, avrebbero voluto fare altro nella vita. Per fortuna, però, ho avuto la fortuna di trovare anche insegnanti che lavoravano con vera passione e che riuscivano a trasmetterla con l’insegnamento. Diciamo che la cosa triste è che è un pò un terno al lotto: ci vuole un pò di fortuna!
Eh sì come anche il resto della vita!!! Buona serata!
mmmhhhh….non mi sono mai piaciute le generalizzazioni. Di insegnanti ce ne sono di buoni e di meno buoni come in tutti i campi. Certo che se anche le migliori insegnanti, devono fare i conti con risorse economiche dimezzate e genitori incattiviti duplicati…..i miracoli mica si posono sempre fare.
Per essere un gatto mi sembri molto saggio! 😉
Direi un quadrupede molto saggio!
grazie….anche se di natura preferisco essere l’antitesi della saggezza 😉
Ma il gatto è furbo e sornione!!!
hai mai visto un cartone animato del gatto silvestro???
Sì e mi piacevo sempre più il gatto del topo!!! Il gatto era solo “sottomesso” dal quel perfido topo!!!
Purtroppo hai ragione! Alcune insegnanti comprano materiale di ogni tipo e fanno corsi anche a loro spese!
Topo? E io che ero convinto che quello giallo che volava fosse un uccellino…..
Mamma mia son fusa!! Hai ragione!!!L’uccellino giallo nella gabbietta!!! Sono vecchia (45) e si vede!!!
eheheeheh….io comunque lo sono di più 😉
Scusami!
Gli insegnanti non motivano, è vero, ma anche la nostra società li tratta come dei reietti. Come possono motivare gli studenti, se nelle scuole a volte si utilizzano ancora le musicassette, e un professore medio a volte non è nemmeno in grado di rapportarsi alla tecnologia, ormai linfa vitale dei ragazzi?
Io sto facendo i cfu per l’insegnamento, ora come ora è solo un modo per avere maggiori opportunità lavorative, ma non nascondo che quando i miei bambini delle ripetizioni, quando spiego loro l’analisi logica, mi dicono “Ma allora è semplice!” mi sale un moto d’orgoglio che mi rende impaziente di insegnare.
Ma allora sei una brava insegnante!!!