Una casa, con un piccolo giardino (un po’ trascurato), un ingresso, una cucina (grande con il tavolo al centro) nella quale l’ordine (almeno apparente) regna sovrano, una sala con un divano immenso e comodo. Poi …un tavolo lungo, un camino, e l’ordine è certo, pochi libri, ma tanti cd e dvd (molti dei quali rigorosamente impilati) , …..una camera calda, arancione, un bagno simpatico con un tappeto che fa sorridere anche i bimbi….
Una tana, un angolo di mondo , un mondo dove si può entrare, sostare, ma non restare.
Bella la definizione di “tana”…
Un saluto!
Mi fa piacere avere reso l’idea!!!
a volte ci si vorrebbe restare
un sorriso
Sì spesso vorrei restare!!!! Un abbraccio e grazie!
Restare significherebbe perdere la magia… un luogo in cui rifugiarsi e da non “inquinare” con la quotidianità.
Buona giornata 🙂
Hai perfettamente ragione! Basta tornare ogni tanto ! 😉
“Ah! La meraviglia di una casa
non è che vi ripari o vi riscaldi,
né che si possiedano i muri,
ma che questa depositi lentamente in noi
riserve di dolcezza.
Che essa formi, in fondo al cuore,
questa mole oscura
da cui nascono, come acque di sorgente,
i sogni,….”
Questa cosa l’ha scritta Antoine de Saint-Exupéry, l’ho trovata davanti ad un negozietto di accessori per arredamento. E vedendo la tua descrizione di casa ho pensato che sarebbe stato carino condividerlo. Perché l’idea che la casa contribuisca a creare dentro di noi delle riserve di dolcezza da usare nei momenti critici è un’immagine che mi piace tantissimo. 🙂
Bellissima grazie!!!! Hai ragione è proprio in mio significato di casa! Davvero ancora grazie! un abbraccio